Sono anzitutto cristiano con voi,
e sacerdote per voi, per parlare di Lui a voi e di voi a Lui Emilio Gandolfo

il seminario di Sarzana

In questo santino con l’immagine del “Sinite parvulos”, Emilio chiede “la carità di una preghiera” nelle feste di Natale del 1932.

È seminarista da più di due anni. Era entrato nel Seminario vescovile di Sarzana, il 6 ottobre 1930.

Non aveva neppure 11 anni.

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Com’era Emilio in Seminario? «…nelle sue mani c’era sempre la Bibbia e in particolare S. Paolo»: così lo ricorda don Beatini.

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la lettera di don Livio Beatini
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Al seminario di Sarzana

Al suo seminario Emilio deve essere rimasto affezionato se nel testamento lo ha ricordato destinandogli una parte dei suoi modesti risparmi. Studiava intensamente. I suoi compagni ci rimandano l’immagine di Emilio lettore appassionato dei testi sacri come di Dante e dei classici greci e latini. E delle lettere di S. Paolo. «Le aveva sempre tra le mani, nel testo latino», ricorda un altro dei suoi compagni di Seminario, don Francesco Conti.

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Emilio sceglie il San Paolo raffigurato nel ciclo musivo del 1148 nell’abside del Duomo di Cefalù, per questa sua guida di pellegrinaggio, pubblicata nel 1983. E qui dichiara tutta la sua ammirazione per il santo:

«Lascia ora, o Paolo, che dopo aver parlato di te parli un po’ con te. Ti voglio dire grazie di averti incontrato. Non so immaginare la mia vita senza questo incontro. Tu mi hai insegnato che il cristianesimo prima di essere una dottrina è una persona, è il Cristo che si è fatto “via”… Quand’ero giovane ero affascinato dal tuo spirito avventuroso, dal tuo correre da un capo all’altro della terra per portare a tutti, piccoli e grandi, il nome di Cristo».

E se Paolo giungesse una seconda volta a Roma?, si chiede Emilio alla vigilia dell’Anno Santo del 1975. “Non si lascerebbe incantare dalle splendide basiliche, ma andrebbe subito a cercare l’uomo a cui annunciare la salvezza del Cristo morto e risorto…”

L’incontro con San Paolo è decisivo per Emilio, è all’origine della sua vocazione. Dell’apostolo delle genti aveva sentito parlare per la prima volta dal prete di Sestri, che alla messa del 29 giugno teneva la predica a Santo Stefano al Ponte.

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